giovedì 2 febbraio 2023

Precipitazioni mensili medie: confronto Trapani - Pisa - Ancona

Legambiente ha formulato un  bilancio del 2022, spiegando che si è trattato di un “anno nero per il clima, segnato da un’accelerazione degli eventi meteo che hanno provocato tanti danni e vittime“.  Alluvioni, ondate di caldo anomalo e di gelo intenso, frane, mareggiate, siccità, grandinate non risparmiano ormai nessun Paese sul Pianeta”. 

Trapani con 9 eventi idrogeologici di grosse intensità, risulta la terza in Italia, la prima in Sicilia. La città di Trapani e il territorio circostante risulta essere stata la più colpita in Sicilia da eventi alluvionali. Si ricordano le alluvioni del 26 settembre a Trapani città e poi ancora quella più disastrosa del 13 ottobre, che ha messo in ginocchio non solo la città di Trapani, ma soprattutto Misiliscemi con l'esondazione del fiume Verderame che ha praticamente allagato la frazione di Salinagrande e altre frazioni circostanti. Ma fenomeni di allagamenti si sono verificati anche a Marsala, a Calatafimi, Vita e Salemi, nel Belice, a Castelvetrano e a Mazara, con danni anche qua rilevanti. La stima complessiva dei danni supera i 50 milioni di euro.

Di seguito viene illustrato un confronto delle precipitazioni mensili medie con altre città fluviali quali Pisa e Ancona.


Trapani-Pisa






Trapani-Ancona









Dal confronto emerge che a Pisa non ci sono state esondazioni seppur con una maggiore quantità di precipitazioni. Da qui la necessità palese di dover operare sugli argini al fine di evitare il ripetersi di tale evento.

mercoledì 1 febbraio 2023

I lavori di manutenzione idraulica del torrente Verderame


In alcuni comuni del Trapanese si cerca di correre ai ripari per evitare nuovi problemi con l'arrivo delle prossime piogge previste per il fine settimana. 
A Paceco sono stati avviati i lavori di rifacimento degli argini del torrente Verderame al confine con Salinagrande, dove il violento nubifragio di 20 giorni fece rompere gli argini provocando l'allagamento del centro abitato, dove l'acqua superò il metro di altezza. Sempre nella zona di Paceco hanno provveduto alla pulitura di tombini, griglie e condutture; stessa cosa a Dattilo e Nubia. 
Al lavoro la squadra di pronto intervento del Comune che per giorni ha continuato a rimuovere il fango accumulatosi il giorno dell'alluvione. Le operazioni sono state coordinate dalla responsabile della protezione civile Silvana Falsetta e dal comandante della polizia municipale Giuseppe D'Alessandro. Proprio per la rimozione di tutti i detriti e i fanghi sono stati utilizzati 250 mila euro. 
Interventi straordinari anche nel Comune di Misiliscemi, infatti si avviano alla fase conclusiva i lavori di manutenzione idraulica del torrente Verderame. A essere coinvolti sono diversi uffici dell’amministrazione regionale: Protezione civile, Autorità di bacino e Genio civile. 
Gli interventi così permetteranno di limitare i fenomeni di esondazione dei corsi d'acqua, dovuti ad eventi atmosferici particolarmente intensi. Per far avvenire tutto ciò, sono stati finanziati dall'Autorità di bacino complessivamente con 450 mila euro.
 
L'autorità si sta inoltre occupando dei lavori in prossimità della Sp 21, mentre quelli a monte dell'abitato di Salinagrande vengono eseguiti dal dipartimento regionale Tecnico attraverso il Genio civile di Trapani. 
Gli interventi rientrano in un complessivo piano di manutenzione straordinaria dei corsi d'acqua voluto dalla Regione Siciliana per limitare fenomeni alluvionali nelle zone più a rischio. Quindi, a seguito di apposita manifestazione di interesse, l’ufficio diretto dal segretario generale Leonardo Santoro, ha commissionato per un totale di 30 mila euro all’università Kore di Enna uno studio finalizzato all’individuazione delle cause che hanno generato l’evento alluvionale e le relative azioni di mitigazione, stimandone l’intervento che verrà poi programmato finanziariamente dalla Struttura commissariale per la mitigazione del dissesto idrogeologico in Sicilia.
Infine, sempre su richiesta dell’Autorità di bacino, è stata concordata con Ferrovie spa la realizzazione di interventi di ripristino degli argini, abbattuti dalla piena sopraggiunta sul viadotto ferroviario a monte del torrente Verderame e la sua pulizia nei tratti a monte e a valle del corso d’acqua a ridosso dell’infrastruttura ferroviaria.



lunedì 19 dicembre 2022

Torrente Verderame

Il torrente Verderame è sempre stato l'incubo degli abitanti della frazione di Salinagrande. Già in passato era esondato invadendo i terreni circostanti, le case ed anche una segheria. Acqua e fango avevano già messo in ginocchio la frazione, arrecando innumerevoli danni. 

È importante dire, però, che il torrente da diversi anni si era "addormentato" grazie ai vari interventi per la messa in sicurezza e all’aggiunta di argini. Vennero, anche, eliminate le sterpaglie che ostruivano il deflusso dell'acqua. Ma sfortunatamente l'incubo si è di nuovo materializzato, lo scorso 15 ottobre. Gli argini hanno, infatti, ceduto e l'acqua ha allagato la strada della piccola frazione, nel territorio di Misiliscemi. La Regione dopo gli allagamenti, si è attivata per la messa in sicurezza del torrente, ed ha messo a disposizione un milione e mezzo di euro per i primi interventi.


Lo ha detto il presidente della Regione Renato Schifani, annunciando gli interventi che verrano fatti: "Così come preannunciato durante il mio sopralluogo nelle zone alluvionate del Trapanese, lo scorso 15 ottobre, diamo seguito alle prime opere di messa in sicurezza del territorio nei Comuni di Trapani e Misiliscemi». 
A essere coinvolti sono diversi uffici dell'amministrazione regionale come la Protezione civile, Autorità di bacino e Genio civile.  Gli interventi che verranno fatti riguardano la riattivazione dei sistemi di pompaggio nel Comune di Trapani, con un finanziamento di cinquecentomila euro della Protezione civile;  la rimozione di fanghi e detriti e prime riparazioni nel Comune di Misiliscemi (250 mila euro). Sempre a Misiliscemi e Paceco, si interverrà per la pulitura e il ripristino della funzionalità idraulica del Torrente Verderame e per il ripristino e il consolidamento degli argini danneggiati.  Sono già stati predisposti dai tecnici dell'Autorità di bacino i verbali di somma urgenza e i relativi lavori sono in corso di appalto (750 mila euro). 

L'Autorità di bacino darà incarico anche a un'istituzione universitaria dell'Isola (è stata già predisposta la manifestazione di interesse) per un studio idraulico sul bacino del torrente Verderame (50 mila euro). L'Autorità di bacino ha eseguito anche un sopralluogo in corrispondenza dell'attraversamento ferroviario sul Torrente Verderame per verificare le criticità idrauliche relative all"'esondazione all'esterno dell'alveo.

«A intervenire, in una seconda fase, non appena giungeranno le risultanze degli studi idraulici - conclude - sarà anche l'Ufficio del commissario contro il dissesto idrogeologico».

giovedì 15 dicembre 2022

Crollo del vecchio ponte sul Torrente Verderame



La provincia di Trapani il giorno tra il 13-15/10/2022 si è ritrovata a fare i conti con i danni provocati dall'ondata di maltempo registrata nell’arco dei giorni.

In particolare, a Pietretagliate e a Salinagrande si sono verificati gli eventi più pericolosi: tra questi vi è il crollo del vecchio ponte sul Torrente Verderame.

Nella giornata in cui il maltempo ha letteralmente "messo in ginocchio" la Sicilia occidentale, sono state decine gli interventi dei vigili del fuoco, della Protezione civile e di tutte le forze dell'ordine in provincia di Trapani.

Il presidente della associazione Amici della Terra di Trapani, Carlo Foderà, ha segnalato al commissario del Comune di Misiliscemi Burgio il parziale crollo del vecchio ponte a causa dell'esondazione del Torrente Verderame a Pietretagliate. 


Si tratta di un ponte di rilevante importanza, in quanto collega Palma e Pietretagliate a Paceco, utilizzato anche per raggiunge Marausa Lido. 

Il ponte è al confine tra i Comuni di Paceco e di Misiliscemi. 

In seguito a questo avvenimento il sindaco Tranchida e la sua maggioranza si sono uniti al consiglio comunale, cercando di lavorare a fianco del Commissario di Misiliscemi Carmelo Burgio, così da realizzare nel più breve tempo possibile tutte le opere che durante questi tre anni sono state programmate.

Tra queste, alcuni anni fa il Comune di Trapani ha sollecitato l’ANAS ad intervenire sulla SS115 “Sud occidentale Sicula” per i lavori di manutenzione programmata per la demolizione e ricostruzione del ponte sul torrente Misiliscemi per l’adeguamento della portata idraulica a confine tra le frazioni di Guarrato e Rilievo.


Il progetto a firma dell’Ing. Filippo Amodeo, ha finalmente conseguito una concreta accelerazione. Sarà pertanto realizzata una campata unica di 25 metri.

Al fine dell’apposizone del vincolo preordinato all’esproprio per piccole fasce dovrà deliberare il Consiglio Comunale di Misiliscemi, motivo per cui l'amministrazione ha avvisato il Commissario e gli uffici comunali stanno definendo la proposta di delibera. L’opera sarà realizzata a totale carico dell’ANAS per un importo di circa 2,5 milioni di Euro.

STORIA DEL TERRITORIO DI MISILISCEMI

Il 27 maggio 2018 si tenne il referendum consultivo regionale per l'istituzione del comune di Misiliscemi. Per la valutazione del risultato sono stati considerati i voti raccolti nell'ambito delle frazioni interessate al distacco e quelli raccolti nell'ambito del restante territorio comunale. Quanto riportato dai grafici, il risultato fu di 3.336 voti per il Sì e 391 per il No su 3.727 voti validi per una percentuale favorevole alla fusione del 89,51%. Misiliscemi è un comune sparso che venne istituito il 19 febbraio 2021.



Esso comprende 8 frazioni:

-Fontanasalsa, 

-Guarrato,

 -Rilievo,

 -Locogrande, 

-Marausa,

 -Palma, 

-Salinagrande,

-Pietretagliate.

Con tale processo di variazione amministrativa, nel 2021 il numero dei comuni della Sicilia è aumentato di un'unità, passando da 390 a 391 comuni.Per quanto riguarda Il territorio del comune, esso si estende per 93 km2 ed è prevalentemente caratterizzato da aree pianeggianti.


Misiliscemi è bagnato dal mar di Sicilia nei territori di Marausa e Salinagrande, mentre la parte interna è per lo più collinare. Nel territorio sono presenti anche alcune saline. Importante è il torrente Misiliscemi (che per la maggior parte dell'anno è asciutto) che attraversa tutte le otto località elencate precedentemente. 



Esso è anche portante poiché il nome del comune deriva proprio dal torrente. Infatti questo nome deriva da Masil Escemmu, un termine arabo Manzil-al-Escemmu, che significa "luogo elevato dove scorre l'acqua". 


I manzil, invece, erano luoghi di sosta per chi viaggiava a cavallo. L’altura di Misiliscemi controllava le vie di accesso a Trapani. Qui passava la via Consolare romana che univa Drepanum a Lilybeum, che divenne poi la via degli arabi e la regia trazzera del Mazaro, oggi quasi del tutto scomparsa. Fu luogo di espansione di Trapani, sin dal basso Medioevo. La contrada, a circa 100 metri sul livello del mare, un tempo era ricca di sorgenti. Infine l'area misilese è stata classificata come zona sismica 2 (sismicità media).


Precipitazioni mensili medie: confronto Trapani - Pisa - Ancona

Legambiente ha formulato un  bilancio del 2022, spiegando che si è trattato di un “anno nero per il clima, segnato da un’accelerazione degli...